I benefici per la salute del contatto con la natura

I benefici per la salute del contatto con la natura

Sapevi che il contatto quotidiano con la natura può migliorare la tua salute? Non solo otteniamo i nutrienti essenziali nel nostro cibo dalla natura, ma ci nutre anche a un livello molto più profondo, consentendoci di sentire una connessione con Madre Terra. Questo da solo ha un grande impatto, ma la scienza sta anche scoprendo di più su come il tempo in natura influenza i nostri corpi a livello fisico.

In primo luogo, per definire cosa intendiamo per “natura”, stiamo parlando del mondo naturale: animali, piante, rocce, terra e acqua che non sono state alterate dall'uomo.

Capiamo che mentalmente ci sentiamo meglio dal trascorrere del tempo nella natura (quando in una situazione pacifica piuttosto che scappare da un orso, ecc.) e che possiamo provare molta gioia assistendo alla sua bellezza, dai fiori delicati ai burroni drammatici e alle meraviglie di incredibili insetti e uccelli, schemi intricati e il ciclo della vita, ma cos'altro sta succedendo e perché è bene per noi riconnetterci alla natura su base regolare? Un'immersione nel mondo naturale avrà sicuramente un impatto emotivo e di solito quando ci avventuriamo nella natura potrebbe essere per una passeggiata o qualche forma di esercizio che rilascia endorfine, la sostanza chimica del benessere, ma ci sono più modi in cui la natura ci cura fisicamente ed emotivamente.

È diventato più ampiamente noto che i bambini hanno bisogno di trascorrere del tempo nella natura per costruire il loro sistema immunitario. Siamo esposti a una più ampia varietà di microbi diversi nel mondo naturale, lontano dagli ambienti sterili che spesso esistono negli edifici. Questa esposizione aiuta a costruire l'immunità. È noto da molti anni che la vitamina D viene prodotta nel corpo dall'esposizione alla luce solare e che essendo in natura di solito si ottiene una maggiore esposizione. Più recentemente gli scienziati hanno collegato la vitamina D come un fattore importante nella gestione dell'attuale situazione del virus.

Ora abbiamo anche il termine "Nature Deficit Disorder", coniato nel 2005 da Richard Louv, che si riferisce al numero crescente di persone che hanno un'interazione minima con il mondo naturale e una maggiore connessione con i dispositivi elettronici che portano a inattività, difficoltà di attenzione, oltre a problemi e problemi fisici come quelli legati all'obesità. Come puoi vedere, ci sono una miriade di problemi che possono essere collegati a una mancanza di natura. Uno studio condotto a Dundee, nel Regno Unito, ha scoperto che i livelli di cortisolo sono più bassi quando siamo esposti a spazi verdi nel nostro ambiente locale. Il cortisolo è il principale ormone dello stress del corpo, quindi questo è stato utilizzato per misurare i livelli di stress dei partecipanti ed è stato il metodo di misurazione principale, sebbene nello studio siano stati inclusi anche altri criteri.

Avere un animale domestico è anche benefico in molti modi e può essere un meraviglioso antistress, accarezzare un gatto può aiutarci a sentirci in contatto con un altro essere, dandoci un senso di scopo in quanto dobbiamo prenderci cura di quell'animale. Si dice anche che la vibrazione di un gatto ci porti benefici per la salute come l'abbassamento della pressione sanguigna e la riduzione dell'infiammazione. Le stesse frequenze sono state utilizzate per aiutare condizioni come l'artrosi utilizzando dispositivi a campo elettromagnetico pulsato (PEMF).

Scienziati giapponesi stanno studiando come il "bagno nella foresta" può aiutare a prevenire il cancro aumentando l'attività delle cellule natural killer del corpo. Uno studio ha dimostrato che questa maggiore attività può durare più di trenta giorni. Le cellule natural killer sono un tipo di globuli bianchi che uccidono i tumori e le cellule infettate da virus. La ricerca ha dimostrato che le piante emanano sostanze chimiche chiamate phytoncides, queste sostanze chimiche sono sia antibatteriche che antimicotiche e fungono da protezione naturale da insetti e malattie.

La scienza sta solo confermando ciò che già intuitivamente sappiamo: che la natura è intrinsecamente buona per noi! Se non puoi accedere alla natura quotidianamente, non disperare perché anche gli studi hanno dimostrato che anche guardare le foto della natura e usare la tua immaginazione o una meditazione guidata per portarti in un luogo nella natura può portare grandi benefici.

 

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I nostri ringraziamenti a Foto di Luis del Rio per la fantastica foto

 

Riferimenti

Gli asili nido in Finlandia hanno costruito le proprie "foreste" e hanno cambiato il sistema immunitario dei bambini
https://www.sciencealert.com/daycares-in-finland-built-their-own-forests-and-it-changed-kids-immune-systems

L'esposizione precoce ai germi ha benefici duraturi
https://www.nature.com/articles/nature.2012.10294

Vitamina D: La vitamina "luce solare".
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3356951/

Raggi dell'immunità: ruolo della vitamina del sole nella gestione dell'infezione da COVID-19 e delle comorbidità associate
https://clinicalnutritionespen.com/article/S2405-4577(21)01051-2/fulltext

Disturbo da deficit di natura
http://richardlouv.com/blog/what-is-nature-deficit-disorder

Più spazio verde è legato a meno stress nelle comunità svantaggiate: prove dai modelli di cortisolo salivare
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0169204611003665

C'è magia nelle fusa di un gatto
https://wildnet.org/theres-magic-in-that-purr/

L'intervento sulla biodiversità migliora la regolazione immunitaria e il microbiota commensale associato alla salute tra i bambini dell'asilo nido
https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.aba2578

Contatto con la natura e salute umana: un'agenda di ricerca
https://ehp.niehs.nih.gov/doi/pdf/10.1289/EHP1663

Trascorrere almeno 120 minuti a settimana nella natura è associato a buona salute e benessere
https://www.nature.com/articles/s41598-019-44097-3

Il bagno nella foresta migliora l'attività del killer naturale umano e l'espressione delle proteine ​​​​anti-cancro
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17903349/

 

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